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È stato più volte rilevato come in Mahler la forma musicale non basti a se stessa, ma aspiri ad una cornice ideale, ad una “grande narrazione” in cui inverarsi. La perdita progressiva di tali paradigmi ideali è il rito funebre in cui consistono le sinfonie di Mahler. Nella prima sinfonia è la Natura, vista attraverso il prisma dei ricordi d’infanzia, ad assumere il ruolo di redentrice.